SCOLLO, ETTA
LUNARIA
Barcode: 8015948304907 / Cat: CMS3049 / 1 CD / Label: CASA MUSICALE SONZOGNO
LUNARIA - Nella gioia luminosa dell'inganno" è il nuovo progetto discografico della cantautrice catanese Etta Scollo. L'album è basato sul romanzo "Lunaria" di Vincenzo Consolo, favola teatrale il cui protagonista è un viceré triste e misantropo, oppresso da moglie e cortigiani, costretto a simboleggiare un potere nel quale non si riconosce, cui capita di sognare la caduta della luna e di assistere all'avverarsi del sogno.
«Questo progetto discografico è la realizzazione di un evento in omaggio alla memoria del grande scrittore contemporaneo Vincenzo Consolo, di recente scomparso. L’omaggio vuole anche dare seguito all’idea, nata durante un mio incontro con l’autore alcuni anni fa, di uno sviluppo delle potenzialità musicali del racconto. Il racconto, che prende spunto dal frammento lirico “Lo spavento notturno” di Giacomo Leopardi (ma soprattutto, per esplicita ammissione dell’autore è ispirato dal testo “L’esequie della luna -1967- del poeta e amico Lucio Piccolo), è ambientato in una Sicilia fantastica, contemplata attraverso un caleidoscopio che combina tutte le tinte del barocco mediterraneo, protagonista ne è il viceré dell’isola, personaggio malinconico e lunare che rappresenta tutto il contrario di quel potere da cui è circondato e di cui egli stesso è simbolo e referente. Questo atipico sovrano vede una notte in sogno la caduta della luna, sembrerebbe solo un incubo ma in realtà è una premonizione: in un lontano villaggio del vicereame, dimenticato anche dalle carte geografiche, la luna è caduta davvero… Sospesa tra narrativa e lirismo, l’intera tessitura del racconto si dispiega quale vera e propria partitura il cui dato musicale scorre sottotraccia come un fiume carsico, emergendo qua e là alla luce del sole (o piuttosto della luna) in occasione di veri e propri episodi melodici e coreutici: canzoni, danze, poesie la cui tensione musicale è esaltata dall’uso di una lingua “personale” dell’autore, che compendia le più antiche radici degli svariati idiomi regionali. È dunque proprio la lettura di questa partitura che si è voluta realizzare con questo progetto…»